Jean Froissart storico francese all’inzio del XV secolo parlava già della grossularia spinosa; infatti è l’unica specie dotata di spine. In Svezia un tempo queste piante erano chiamate Rips e in Danimarca Ribs.
Il nome del genere Ries è stato coniato nel 1584. E’ un arbusto originario delle regioni nordiche, assente nelle terre del bacino mediterraneo. Non a caso le varie specie spontanee del Ribes prediligono climi piuttosto freddi e l’uva spina era totalmente sconosciuta agli antichi Greci.
Dalla specie spontanea i coltivatori specializzati sono riusciti ad ottenere, mediante incroci e selezioni, forme molto produttive che offrono frutti sempre più grossi. Attualmente vi è in commercio una varietà orticola che produce frutti grossi come prugne.
I frutti della pianta spontanea sono molo più piccoli, pressappoco come un pisello.
Si possono raccogliere in giugno e in luglio, presso le siepi, nei boschi e qualche volta nei tronchi cavi degli alberi.
Si mangiano crudi oppure si beve il succo per una cura primaverile. Si cuociono per ottenerne gustose marmellate e gelatine.
Proprietà e benefici
Dell’uva spina si utilizzano le foglie, le radici e i frutti. Quest’ultimi vengono raccolti a maturazione tra giugno e luglio.
L’uva spina ha proprietà:
- aperitive,
- astringenti,
- depurative;
- digestive;
- diuretiche;
- rimineralizzante.
Viene utilizzato come rimedio in caso di diarrea, basso appetito e cure primaverili disintossicanti.
Controindicazioni
Le bacche acerbe dell’uva spina provocano disturbi intestinali se ingerite in una certa quantità.